Il Giudice Roberto Di Bella presenta “Liberi di scegliere” presso la nostra sede ERIS di Misterbianco

Grazie all’iniziativa dei nostri tutor e alla sensibilità del team di orientamento, abbiamo avuto l’onore di ospitare il Giudice Roberto Di Bella, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, per la presentazione del suo libro “Liberi di scegliere“, da cui è stato tratto l’omonimo film. L’evento ha rappresentato un’importante occasione di riflessione per i nostri allievi, offrendo spunti significativi sul tema della legalità e sull’importanza di fare scelte consapevoli nella costruzione del proprio futuro.

   


Introduzione del Direttore Generale Antonio Oliveri

Il Direttore Generale e fondatore di Eris, Avvocato Antonio Oliveri, ha aperto l’incontro esprimendo profonda gratitudine al
Giudice Di Bella per aver scelto la nostra scuola come luogo di dialogo e confronto. Ha sottolineato come la presenza del Giudice abbia ridefinito l’interpretazione del ruolo pubblico e della figura del magistrato, specialmente nel suo incarico attuale.

Oliveri ha messo in luce la capacità di Di Bella di comprendere a fondo le tematiche e le problematiche della realtà locale, che necessita di interventi qualificati, idee innovative e nuove opportunità. Riflettendo sul concetto di libertà di scegliere, ha affermato:
Se ci venisse tolta questa libertà, sarebbe come essere privati della nostra anima.”

Ha espresso anche riconoscenza alle Avvocate Katia Germana del Foro di Catania, componente del Comitato Pari Opportunità e Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza presso il Comune di Pedara, e Delia Ginardi, avvocata del Foro di Catania ed ex Segretaria Generale del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU) presso il Ministero degli Esteri. La loro partecipazione ha evidenziato l’importanza di avere rappresentanti delle istituzioni impegnate quotidianamente al servizio della collettività.

Infine, ha incoraggiato gli studenti a partecipare attivamente all’incontro, ponendo domande e condividendo riflessioni:
“Adoro i ragazzi perché nelle loro parole c’è verità e significato; da loro c’è davvero tanto da apprendere.”

   


L’intervento del Giudice Roberto Di Bella

Durante il suo intervento, Roberto Di Bella ha condiviso con gli studenti la sua vasta esperienza trentennale come magistrato minorile, offrendo una riflessione profonda sulla realtà delle organizzazioni criminali e sul devastante impatto che queste hanno sui giovani. Ha raccontato come, nel corso della carriera, abbia incontrato migliaia di ragazzi provenienti da contesti familiari e sociali estremamente complessi, spesso intrappolati nel vortice oscuro della malavita.


La dura realtà della vita criminale

Con linguaggio diretto e senza filtri, ha descritto le vite di quei giovani coinvolti in attività illecite. Ha sottolineato come una simile esistenza possa apparire seducente per i facili guadagni e l’illusione di potere, ma conduca inevitabilmente a conseguenze tragiche come il carcere, la sofferenza o la morte. Ha citato esempi di adolescenti implicati in omicidi, rapine e traffico internazionale di droga, mettendo in guardia contro l’illusione di invincibilità che spesso pervade i giovani in queste situazioni.


L’importanza delle scelte consapevoli

Al centro del suo messaggio, Di Bella ha sottolineato l’importanza di fare scelte consapevoli e orientate al bene. Ha esortato i ragazzi a riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, ricordando che ciascuno ha il potere di determinare il proprio destino. Ha condiviso storie di giovani che, grazie all’intervento delle istituzioni e del sistema giudiziario, sono riusciti a uscire dal mondo della delinquenza e a costruirsi un futuro migliore.

Ha parlato di vere e proprie “madri coraggio”, donne che hanno avuto la forza di allontanare i propri figli dalle grinfie della mafia, lottando per offrire loro una vita diversa, lontana dalla violenza e dal degrado. Ha anche evocato il dramma dei collaboratori di giustizia, uomini che, dopo aver vissuto nel cuore oscuro della mafia e sperimentato le dure condizioni del regime carcerario “41 bis”, privati persino del diritto di abbracciare i propri figli, hanno scelto di rompere definitivamente con quel mondo, contribuendo alla giustizia e pagando un prezzo altissimo per la loro redenzione.


“Liberi di scegliere”: un messaggio di speranza

Il titolo del libro “Liberi di scegliere” riflette perfettamente il messaggio che ha voluto trasmettere ai giovani. Ha evidenziato con forza che la vera libertà risiede nella capacità di fare scelte autonome e consapevoli, lontane dalle influenze negative della criminalità.
“Ogni ragazzo ha il diritto e il dovere di costruire il proprio futuro basandosi su valori positivi” ha affermato con convinzione.


Il mito del malvivente

Di Bella ha denunciato l’idealizzazione della figura del malvivente, spesso esaltata da falsi miti diffusi in alcune canzoni e nella cultura popolare. Ha mostrato come questi modelli siano ingannevoli e portino solo a vite distrutte. Ha avvertito i ragazzi di non lasciarsi sedurre da narrazioni che presentano questo stile di vita come affascinante o desiderabile, sottolineando che la realtà è ben diversa e piena di sofferenza.

   


Appello ai giovani

Nel suo appello conclusivo, ha incoraggiato gli studenti a investire nello studio, nell’impegno personale  e nel lavoro onesto  per costruire una vita soddisfacente. Ha ribadito che i facili guadagni e le scorciatoie offerte dalla criminalità portano solo a una spirale di sofferenza, mentre la vera ricchezza risiede nel costruire una vita solida e significativa. “La vera libertà si trova nelle scelte giuste” ha concluso, invitando tutti a riflettere profondamente sulle proprie decisioni.

Durante il suo intervento, l’Avvocata Delia Ginardi ha adottato un approccio dinamico, coinvolgendo attivamente i ragazzi presenti. Si è alzata e ha incoraggiato gli studenti a esprimere le proprie opinioni su temi importanti come l’esperienza scolastica e le difficoltà che affrontano nella vita quotidiana.

Uno degli interventi più significativi è stato quello di uno studente che ha denunciato lo sfruttamento che molti giovani subiscono quando iniziano a imparare un mestiere. Spesso, infatti, si ritrovano a svolgere mansioni diverse e sottopagate dai loro datori di lavoro.

A seguire, il Direttore Generale Antonio Oliveri è intervenuto per sottolineare l’importanza del contratto di apprendistato di primo livello, una realtà consolidata che Eris applica da anni con successo. A differenza del tirocinio, questo contratto garantisce ai giovani lavoratori un vero e proprio rapporto di lavoro, offrendo loro tutele e vantaggi, nonché un percorso formativo autentico che li accompagna dal secondo anno fino al completamento della loro formazione.


Un nuovo progetto contro la violenza e il bullismo

Infine, è stata presentata l’iniziativa “Cento passi verso la legalità ‘Uno per tutti e tutti per uno’ contro la violenza di genere, il bullismo e il cyberbullismo”, un progetto che affronta un problema reale e urgente nella nostra società.

Promosso dall’Associazione ERIS  in collaborazione con il Tribunale per i Minorenni di Catania e con il patrocinio di importanti istituzioni come il Comitato per le Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Catania e l’Associazione PRE-OCCUPARCI ODV, il progetto mira a sensibilizzare contro tutte le forme di violenza.

La necessità di questa iniziativa è emersa dalla toccante testimonianza di una madre di un ragazzo che frequenta un altro istituto del territorio. Sebbene la situazione riguardi un’altra scuola, le problematiche affrontate sono comuni a tutti noi. Per rispondere a queste esigenze, avvieremo
“Cento passi verso la legalità”, con l’obiettivo di far comprendere che il bullismo e il cyberbullismo sono forme di violenza spesso sottovalutate o non riconosciute.

Il progetto si rivolge non solo agli studenti, ma anche ai genitori e ai docenti, attraverso incontri pomeridiani e formazione specifica. L’intento è creare una rete di consapevolezza e supporto che coinvolga l’intera comunità educativa, affinché ognuno possa contribuire attivamente alla costruzione di un ambiente sicuro e rispettoso.

“Uno per tutti e tutti per uno” non è solo un motto, ma un invito a unire le forze contro la violenza di genere, il bullismo e il cyberbullismo, promuovendo valori di rispetto, solidarietà e legalità.


Conclusioni

L’incontro con il Giudice Roberto Di Bella ha rappresentato un momento di straordinario valore educativo e umano per gli studenti della scuola di formazione Eris. Attraverso le sue parole, ha offerto una testimonianza potente sull’importanza delle scelte personali e sul ruolo cruciale che ognuno può assumere nel costruire una società più giusta e libera.

La presenza delle Avvocate Katia Germana e Delia Ginardi ha evidenziato l’impegno delle istituzioni nel sostenere i giovani e nel promuovere una cultura della legalità e della responsabilità condivisa.

L’evento ha stimolato una profonda riflessione tra gli studenti, incoraggiandoli a partecipare attivamente, a porre domande e a condividere le proprie opinioni. Come ha sottolineato il Direttore Generale Antonio Oliveri, “nelle parole dei ragazzi c’è la verità, il senso; c’è davvero tanto da apprendere da loro.”

In un mondo in cui le tentazioni delle vie facili possono essere seducenti, il messaggio del Giudice Di Bella risuona come un potente invito a scegliere con consapevolezza, a valorizzare la propria libertà e a costruire un futuro fondato su valori positivi e sul rispetto per sé stessi e per gli altri.

Il nostro augurio che le parole e gli insegnamenti offerti, possano guidarvi nelle vostre scelte future, rendendovi protagonisti di una società migliore.